so:text
|
Il bagno turco è sì un luogo dantesco, ma già la situazione di Isabelle Huppert, che è di blocco, ha al suo interno il personaggio di un figlio molto sofferente che, non a caso, cerca di modificarla. Sia nel senso di riconquistare la madre sia nel senso di compiere una scelta estrema e delirante come interrompere la vita della sorella. Ripeto, è molto importante non tanto il concetto quanto il sentimento del movimento. Per cui ci sono sicuramente dei personaggi che girano su sé stessi, ma ce ne sono altri che in modo sincero tentano una via d'uscita, rompono qualcosa. Poi è vero che non si tratta di un film trionfante, con dei finali sicuri. Prendiamo la giovane tossicodipendente: ad un certo punto decide di non buttarsi dalla finestra, torna a letto, ma è solo l'inizio di un viaggio verso l'ignoto. (it) |