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Beatrice d'Este moglie del Moro fu giudicata più variamente dai vecchi storici. Il Calmetta ne parlò con ammirazione vantandone il perspicace ingegno, l'affabilità, la grazia, la liberalità, ammirandone la corte di gentiluomini, di musici e di poeti, i passatempi letterari così da esiger di continuo la lettura e la rappresentazione di commedie e di tragedie, e da gustare il commento alla Divina Commedia fatto metodicamente per uno Antonio Gripho homo in quella facultà prestantissimo che lo stesso Lodovico, quando le cure dello Stato glielo consentivano, ascoltava volentieri. (it) |