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Quando si pensa ad un dogma si assume l'atteggiamento di chi si arrampica sulla cima di una montagna e ad un tratto vede l'immenso orizzonte davanti a sé. Non c'è da capire nel senso stretto di analizzare, c'è da constatare, da contemplare. I dogmi non negano la ragione, le chiedono solo di iniziare in silenzio, contemplando il panorama di una verità immensa, troppo grande per qualsiasi nostra unità di misura. Chi crede non ha paura di questa vertigine, anzi ne prova un intimo piacere misto a gratitudine. (it) |