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Un viaggiatore, che dall'impero Ottomanno entri in Persia, tosto ai suoi primi passi sente la differenza somma che 'avvi fra i due popoli. In Turchia tutto porta i caratteri della crudeltà e della barbarie: in Persia tutto annunzia un popolo dolce ed incivilito. Orgogliosi sono i Turchi, sprezzanti ed inospitali: i Persiani sono urbani, cerimoniosi ed affettuosi. I primi, trasportandosi dalle sponde dell'Jasarte e dell'Osso nelle deliziose province dell'Asia minore, fissandosi nella colta Grecia, hanno conservato tutta la rozzezza d'un popolo pastore e guerriero: i secondi frammezzo agli Arabi, Uzbecchi, Turcomanni, Curdi, Afgani, che a vicenda li hanno soggiogati ed opressi, non hanno perduto il gusto delle arti, l'amor delle lettere, l'inclinazione al commercio. (it) |