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Tutti i tentativi della teologia di risolvere il problema della «teodicea» sfociano in ultima analisi nel mistero di Dio. «L'incomprensibilità del dolore è un frammento dell'incomprensibilità di Dio». Il teologo certo può dire che Dio è solo la causa prima e che gli eventi terreni e umani sono le cause seconde; ma la questione decisiva: come la causa prima e le cause seconde cooperino tra di loro, è nascosta nel mistero di Dio.
Anche se la teologia cristiana non può dare una risposta alla questione: Come conciliare il male del mondo con l'onnipotenza e la bontà di Dio, il mistero di Cristo conferisce un senso al dolore. Con l'incarnazione del Figlio, Dio si è assunto la nostra sofferenza, con la morte in croce ha superto i nostri peccati. La fede nella risurrezione di Cristo e nella nostra risurrezione ci garantisce un futuro beato, in cui la sofferenza, la morte e il peccato non troveranno più posto. (it) |