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Inviato a Budapest nel giugno 1926 quale rappresentante italiano al torneo organizzato per celebrare il congresso della Fide, Monticelli si trovò a competere con l'élite scacchistica del tempo: Rubinstein, Tartakover, Reti, Grünfeld... Con una gagliarda condotta di gioco , Monticelli riuscì a mantenersi nel gruppo di testa e l'ultimo giorno, grazie ad una vittoria su Reti che forse solo Capablanca avrebbe saputo cesellare allo stesso modo, impose a Grünfeld la divisione del primo posto. Ma ciò che più impressionò fu il gioco spigliato, duttile, coraggioso di Monticelli. (it) |