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È aurea la regola di far poche leggi e di prevedere se il popolo osserverà o no volentieri. Orazio ridusse tutte le leggi a tre ne quis fur esset, neu latro, ne quis adulter; al più si può arrivare al Decalogo. Nel resto convien la libertà; convien educare il popolo ad avere per passione quello che sia utile alla società e tenere per fermo che contro la sua passione l'uomo regolarmente non opera, onde son le leggi inutili, e talora dannose, perché seminan liti, dispendi, mali umori ed amarezze. Sperar nelle leggi è cosa giovanile; il proporle è talvolta trappola di curiali, o di ecclesiastici, gente nemica della società e dell'uomo. (it) |