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che Arnolfo usasse le rose, le cuspidi, i pinnacoli, le foglie rampanti ed altre forme decorative dell'arte gotica, nessuno può mettere in dubbio; che usasse i contrafforti e i finestroni divisi a più scompartimenti non abbiamo argomenti per ammettere o per negare. Tuttavia egli non può davvero essere considerato l'importatore dell'arco acuto e tanto meno delle cuspidi, delle guglie, dei pinnacoli, tutte forme decorative che si trovano già usate da nelle architetture che arricchiscono gli sfondi negli specchi del pulpito senese. (it) |