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L'ultima opera importante di Benozzo Gozzoli, la più grandiosa forse per le sue proporzioni, e alla quale consacrò gli ultimi anni di sua vita fu la serie di affreschi nel Campo Santo di Pisa.
Il Gozzolì incominciò quel lavoro, che doveva durare sedici anni, coll'affresco rappresentante lUbriachezza di Noè, e nel quale trovasi la famosa figura detta la Vergognosa di Pisa, una donna che fugge, scandalizzata, coprendosi il viso colle mani.
In questo affresco bellissimo, Benozzo Gozzoli, col suo solito realismo, si valse del soggetto per rappresentare una vendemmia toscana; difatti tutto il brio, tutto il colore, il sole, il tripudio gioioso della vendemmia sembrano qui concentrati; tutto vi è verde, fresco, ridente; le viti cariche di grappoli color ambra e porpora, si intrecciano a ghirlanda tra i bassi pioppi; intanto passano e ripassano liete brigate di fanciulle e di giovani recanti sul capo o in braccio le colme paniere; cantano e ridono i vendemmiatori, bevono il vin nuovo ed inneggiano; mentre il vecchio Noè, nel suo profondo letargo,, giace all'ombra delle proprie vigne noncurante ed inconscio di ciò che avviene attorno. (it) |