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La Chiesa, tuttavia, non incoraggiava l'esercizio della caccia nei laici e lo giudicava poi incompatibile col tenore di vita che doveva osservare un religioso. Il dare la morte ad innocui animali pareva crudeltà tale da non potersi tollerare in un ecclesiastico, il quale doveva sempre essere animato da uno spirito di dolcezza e di mansuetudine. E la caccia, in genere, era considerata come un divertimento troppo profano e si sapeva che era stata troppo in voga presso i pagani perché l'ascetismo religioso del mille non avesse a condannarla. (it) |