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Ero un morto che cammina, uno destinato al cimitero. Nell'88, sei mesi prima dei Giochi di Seul mi dissero che ero sieropositivo, non si sapeva ancora molto sul contagio dell'Aids. PerĂ² tutti morivano. Vivevo nel terrore, ero omosessuale, ma lo nascondevo. Pagavo cash tutte le medicine, non volevo risultassero sulla mia assicurazione, qualcuno lo avrebbe spifferato alla stampa. Avevo paura di perdere contratti, sponsor, e mi facevo umiliare nelle relazioni sentimentali. Ero bravo a tuffarmi, per il resto mi facevo male ovunque, un disastro. (it) |