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Ero con la squadra a New York, primi anni alla Juve, la vidi a una cena di gala. Era bellissima, ma a tavola quasi non parlammo . Rientrato in hotel, dove dividevo la camera con Prandelli, all'una di notte, squilla il telefono e lui risponde mezzo addormentato. Era Sonia, per me. Io, da pischello, non potevo immaginare che volesse. E lei: "Ho voglia di vederti, vorrei venire da te". Non voleva saperne . Per fortuna, Tardelli dormiva da solo e accettò di prestarmi la camera e andare da Cesare. Davvero non mi capacitavo che avesse scelto me. Continuavo a chiedermi: perché io? (it) |