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Qui imparo anche a conoscere questa trasparenza dell'atmosfera di cui avevo tanto sentito parlare; perché dal mio balcone distinguo perfettamente nella città di Sorrento da cui sono lontano quindici miglia, ogni casa con la sua forma ed anche il suo colore. Quel che c'è di più straordinario è che, quando il cielo è coperto, gli oggetti si avvicinano e sembrano divenire ancora più distinti; mentre quando fa molto caldo, e soprattutto quando soffia lo scirocco, sono come avvolti in un vapore incerto e gialligno. Dall'altro lato del mio balcone, ho innanzitutto la parte della città che si estende verso la Villa Reale e Posillipo, poi fiancheggio i giardini e le residenze di villeggiatura, mi elevo verso il Capo Miseno e volo da un'isola all'altra. L'Epomeo, nell'isola d'Ischia, serve da limite da questa parte, ma le isole sono disposte nel mare come una collana di corallo, e le onde, fatte lucenti dal sole, che brillano in un orizzonte lontano, somigliano ad una catena d'argento che lega insieme i due promontori collocati l'uno di fronte all'altro. Quando si hanno davanti agli occhi tante mirabili bellezze, che non si ha bisogno di andare a cercare, non si sente il minimo desiderio di uscire di casa, a meno che non si veda passare sotto le proprie finestre una gondola o una barca a vapore; allora, a dire il vero, si sentono nascere desideri cui si fa fatica a resistere. (it) |