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Uccello si chiamava e somigliava a un uccello. Era piccolo e magro, la testa aveva minuta, sormontata da un ciuffetto di capelli fini e bianchi, l'occhio tondo e vivace, le guance incavate, un naso affilatissimo, le labbra sottili, il mento a punta. Una vocetta fine poi, melodiosa. Antonino Uccello era canario, cardello e codatremula. Era poeta non laureato, ma aveva pubblicato vari libretti di versi preziosi e delicati. Era maestro e per questo s'era fatto piccione migratore, nel '47 si era trasferito a Cantù, nella Brianza. (it) |