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Non è facile studiare le emozioni neppure quando si riferiscono a esseri umani. Io so che cosa provo nei momenti di tristezza, di felicità o di rabbia, e se un amico mi dice che si sente triste, felice o arrabbiato suppongo che le sue emozioni siano simili alle mie, ma non posso sapere con certezza se sia davvero così. Se poi cerchiamo di comprendere le emozioni provate da esseri viventi via via più diversi da noi, è ovvio che la difficoltà del compito aumenta. Se attribuiamo emozioni tipicamente umane agli animali non umani veniamo accusati di antropomorfismo, un peccato mortale in etologia. Ma è poi così grave? Se sperimentiamo l'effetto di farmaci sugli scimpanzé, perché dal punto di vista biologico sono così simili a noi, se ammettiamo che vi sono enormi somiglianze fra il cervello e il sistema nervoso dell'uomo e quello dello scimpanzé, non è logico supporre che ci siano somiglianze anche fra i sentimenti, le emozioni, gli stati d'animo fondamentali delle due specie? (it) |