so:text
|
Notiamo, dunque, in questa commedia del Vinci molta sensibilità, fini reazioni alle suggestioni librettistiche, eleganza e perspicacia; sciaguratamente la commedia da lui accolta è così sciocca e disuguale che soltanto un apologista saprebbe accontentarsi di essa per supporre e magnificare nel Vinci altre virtù, più profonde, più vaste, più generali, di quelle che pure affiorano alla, vista di questa sua opera. Nella quale l'accoglimento e l'espansione dei momenti patetici, veri fiori d'arte intima fra tanta banalità e sciatteria, sono certamente segni preziosi. (it) |