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La "Rivoluzione Bianca" aveva creato una nuova classe urbana di uomini d'affari dallo stile imprenditoriale aggressivo, di appaltatori, speculatori e trafficanti d'influenza che maneggiavano l'apparato statale come uno strumento per assicurarsi e distribuire privilegi. Lo Scià credeva di poter essere al di sopra delle classi sociali ed agire da arbitro disinteressato dei conflitti nella società. In più allargò il divario fra i più ricchi e i più poveri e creò una nuova classe media urbana la cui vita quotidiana non poteva mai essere all'altezza delle loro aspirazioni ad un migliore accesso ad un maggior numero di beni e servizi. Questa nuova classe provava inoltre risentimento per il fatto di essere esclusa dai processi decisionali. (it) |