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Diranno che è inutile sprecare tante energie e tanti sacrifici in scioperi, boicottaggi, sabotaggi ecc. quando basta conquistare con la propaganda la metà più uno dei cittadini “attivi”, per proporre una legge di socializzazione dei mezzi di produzione e di scambio, legge che risolverà definitivamente la questione sociale. E i ceti medi, fra i quali il partito ha reclutato sempre il nerbo maggiore delle sue truppe, si lasceranno corteggiare e faranno gli oci teneri; e la borghesia dirà che quello è il modo di ragionare, e che così si procede in una società civile ove sono state realizzate le più solide conquiste democratiche. E, chissà forse i proletari si lasceranno prendere nuovamente nella rete e conteranno, elezione per elezione, l’aumento dei voti, come ora contano i collegi conquistati e in base a ciò calcolano fra quanti anni si avranno duecentocinquantacinque deputati socialisti. Ma poi? Quando tornerà la nuova ubriacatura? Non facciamo calcoli inutili. Quel che sappiamo è che di pari passo a quest’ultimo disperato tentativo del socialismo elettorale, per non lasciarsi sfuggire il gregge, e della borghesia, per non essere obbligata a battaglie disperate, procederà inesorabile la violenza proletaria per opera di coloro che amano combattere. (it) |