so:text
|
Il Conte di Maistre era più veramente un grande scrittore, un ardito pensatore che un diplomatico. Vi aveva nel suo spirito e nel suo cuore tale una soprabbondanza di vita, una sì perfetta tenacità dell'idea che parevagli essere la verità rivelata o dimostrata del raziocinio, ch'egli portavala in trionfo così alto quanto all'umana debolezza è permesso. I mezzani provvedimenti dello spirito di parte, gl'indugi dell'intelletto, le difficoltà di tempo e di luogo, niente faceva ostacolo a questa vigoria del genio che si stendeva sopra tutti i subbietti che trattava, e che in ciascuno di essi lasciava una profonda impressione. (it) |