Mention684629

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rdf:type qkg:Mention
so:text La voce svanisce: i polsi si fanno minimi e frequentissimi: e gli sforzi di vomito sono perpetui ma infruttuosi. La voglia di evacuare il ventre è vieppiù tormentosa, seguita da tenesmo, e da niuna materia evacuata. Infine s'affaccia la morte piena di dolori, miseranda tra le convulsioni, lo strangolamento, e gl'incessanti e vani conati per vomitare. Cosiffatto malore spesseggia nell'estate, meno frequente in autunno, meno ancora in primavera, rarissimo nell'inverno. Fra le eta le più soggette, sono a designarsi la gioventù, e quella che è congiunta a maggior robustezza. Ne' vecchi assai di rado lo vedrai. I fanciulli lo soffrono più de' vecchi; ma non è in loro pericoloso. (it)
so:isPartOf https://it.wikiquote.org/wiki/Areteo_di_Cappadocia
so:description Delle cause, dei segni e della cura delle malattie acute e croniche (it)
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