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Nel pugilato spesso ci sono grossi problemi di gelosia: ogni maestro si tiene stretto il ragazzo come una madre con il figlio, ed evitano di mandarli in altre palestre per imparare cose diverse o per fare sparring con altri atleti. Nella boxe come nella vita, se proteggi in modo ossessivo il ragazzo, questo non cresce, e poi magari arriva a confronti importanti ancora immaturo, trovandosi di fronte ragazzi di 17-18 anni che sono già uomini. Nelle MMA non vedo queste diffidenze, è normale che i ragazzi facciano lotta da una parte, jiu jitsu da un'altra, e thai da un'altra ancora. Da questo punto di vista, la boxe deve prendere esempio e tornare come era ai miei tempi, quando era assolutamente normale andar fuori, anche se c'era da prendere qualche pugno. Facciamo la boxe, non danza classica, e i ragazzi devono trovare ed affrontare i giusti test da superare per crescere. (it) |