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Parla senza gesticolare, le mani poggiate sui braccioli della poltrona. Siede rigido, senza un movimento della testa o del corpo; di tanto in tanto aggrotta l'alta fronte e solleva le sopracciglia ma, a parte questo, non un muscolo vibra nel volto deciso e inflessibile di quest'uomo profondamente ostinato, dalla volontà ferma e irriducibile, immune da ripensamenti e forse anche da dubbi. Una faccia immutabile, scolpita una volta per tutte, che non tradisce emozioni né umori, che nulla esprime se non una continua attenzione e un'intensa concentrazione interiore. Solo gli occhi sono costantemente in movimento: il loro sguardo vivo e penetrante percorre il mare delle teste ricciute, misura la profondità della piazza e la distanza dei suoi margini, ispeziona meticolosamente lo spazio, quasi alla ricerca di una persona precisa. Parla con voce piatta e monotona, dal ritmo lento e regolare: una voce potente ma priva di note alte, aliena da ogni brillantezza e splendore. (it) |