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Surrey era più destro cortigiano, e sebbene pochi più di lui partecipassero nel sistema economico del re defunto, nondimeno sapeva benissimo uniformarsi all'umore del suo nuovo padrone, e nessuno lo superò nel promuovere l'amore della liberalità, del piacere e della magnificenza, che si scorgeva nel giovane monarca. Per tal modo entrò destramente in grazia al re; trasse, quanto gli altri cortigiani, partito dall'indole prodiga del medesimo, e lo avviò talmente sulla carriera de' passatempi e dell'ozio, che lo rese trascurante del maneggio delle cose, e propenso ad abbandonare le redini del governo a’ suoi ministri. (it) |