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La sua stessa vedova o qualcuno in visita riuscì a fermare l'orologio dello scrittoio nello stesso istante della sua morte: le otto e trentotto della sera. L'orologio è ancora lì, centotrent'anni dopo, a segnare l'ora funesta. Lo seppellirono nel cimitero Tichvin, del monastero di Aleksandr Nevskij, alla periferia di San Pietroburgo. È un luogo ameno, e la tomba di Dostoevskij, circondata di alberi e fiori, con una bella statua che riflette fedelmente i suoi lineamenti austeri e il suo sguardo profondo e febbrile, confina con quelle di altri esponenti del genio creativo russo: Rimskij-Korsakov, Aleksandr Borodin, Modest Musorgskij, Il'ic Cajkovskij, Glinka. (it) |