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Con il sigillo che il sacrificio mortale imprime all'idea si conferisce all'aspirazione ideale l'estrema espressione: vi si compie ciò che è singolare e irrevocabile, ciò dopo cui nulla più resta da fare.
Così l'eroe e il santo, in quanto i due rappresentanti dell'umanità suprema, testimoniano, ciascuno a suo modo, per la propria idea, l'uno attraverso la sofferenza, l'altro attraverso la lotta, entrambi fino all'annientamento della propria personalità. È riposto un senso più profondo nel fatto che l'anima debba liberarsi del corpo per potersi legare totalmente alla propria idea. Alla loro condizione perfetta, a una condizione ideale, il guerriero e il martire approdano nei momenti in cui la vita – al di là di se stessa – si afferma nel modo più elevato e profondo. (it) |