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Decisi di investire risorse per compiere ulteriori indagini. Abitavo fuori città, in una località isolata. Dapprima mi avvelenarono il cane, poi rubarono la macchina, quindi iniziarono le telefonate anonime. Voci camuffato che ripetevano: "Smettila o farai la fine di tua mamma". Avevo paura, come detto, stavo da sola, indifesa. Ne parlai con la polizia che mi suggerì di lasciar perdere – lasciar perdere, esattamente così – e di tenere addosso una pistola. Io allora presi il porto d'armi. Ma spaventata da quelle chiamate, ecco, la smisi con la ricerca della verità. (it) |