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Peppino è un comico. Da guardarsi come un artista di serie B. Magari anche come un mezzo analfabeta che fa teatro in maniera poco dignitosa e poco culturale. Perché, si sa, in Italia c'è ancora il provincialismo, per cui uno si deve vergognare di far ridere. Perché i critici al grande comico preferiranno sempre il grande cane drammatico. Perché ciò che nobilita, ciò che conta, ciò che rende «immortali» è portare in palcoscenico la disperazione, l'angoscia, la miseria, il populismo, la politica... E Peppino, si sa, disprezza la politica. Peppino pensa che la politica è una cosa sporca mentre lui è un uomo pulito... (it) |