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Da tutti gli esempi citati da Bucke, nonché da tutti gli altri che si potrebbero aggiungere, non sarebbe possibile scegliere un solo caso in cui la coscienza cosmica si sia sviluppata in condizioni di vita interiore ad essa contrarie, vale a dire nei momenti di assorbimento da parte della vita esterna, con le sue lotte, con i suoi turbamenti, con i suoi interessi. Affinché la coscienza cosmica si riveli occorre che il centro di gravità di tutto stia per l'uomo nel mondo interiore, nell'autocoscienza, e non in quello esterno. (it) |