so:text
|
La numero tre della mia speciale lista dei fallimenti è Charlie Nicholson, secondo anno di college. Come la vidi, capii che era il tipo di ragazza che avevo sempre sognato... da quando avevo cominciato a sognare le donne, perché lei era diversa, lei era... esuberante, stravagante. Parlava, parlava... e quando parlava diceva sempre cose argute e interessanti su musica, cinema, libri, politica. Parlava tanto. Lei stava con me. Io a lei piacevo e a lei piaceva stare con me... o almeno così credo. Durò un paio d'anni, ma voluti, perché io non trovavo risposta a una domanda: perché una ragazza, no, una donna come Charlie sta con me? Mi sentivo un imbroglione, come quelli che si rasavano a zero e poi dicevano di essere punk da sempre. Temevo costantemente di essere smascherato. Dubitavo delle mie capacità come amante. E mi intimorivano gli altri uomini che erano con lei in facoltà. Alla fine mi convinsi che mi avrebbe lasciato per uno di loro. Mi lasciò per uno di loro, il temuto Marco. Persi la testa. E non solo quella: persi fiducia, dignità e circa otto chili. (it) |