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Rispetto alla mia epoca è più complicato. Era difficile, non c'era la rete di osservatori, emergere era complicato ma una volta entrato nel professionismo era più facile restarci. Ora c'è una fabbrica di illusioni, calciatori giovani che diventano prof e poi spariscono. Io dal calcio di provincia passai a dividere la camera nel primo giorno di ritiro col portiere campione del mondo dell'82, Ivano Bordon. Ci ho messo 2 giorni per dire la prima parola, c'era rispetto, timore di entrare in modo troppo pressante in un mondo che metteva soggezione... Non voglio fare l'anziano, però è cambiata molto la fruizione dell'atleta. Noi eravamo sportivi, ora sono uomini di spettacolo, questa facilità di arrivare alla gente fa sì che ogni comportamento diventi un modo per esprimere la propria personalità. Noi lo facevamo solo attraverso la prestazione, il gesto tecnico. Trovo assurdo chi esce sostituito a 5 minuti dalla fine e si lamenta... (it) |