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La perfezione non esiste. Magari lo avessero detto prima a me, sapete? Dovrebbero inserirlo tra i primi insegnamenti che ci danno: lavati le mani prima di mangiare, non dire le parolacce, la perfezione non esiste. A volte vorrei parlare alla Vanessa di venti anni fa e darle un piccolo consiglio: smettila di essere diversa da quella che sei, tanto la perfezione non esiste. Io volevo diventare ciò che non sono, un po' più così, un po' più cosa. Tutti mi volevano diversa, ma tutti chi? Ho perso tempo a cercare di essere giusta, dimenticandomi di essere felice, perché pensavo di essere sbagliata agli occhi degli altri. Se fossi nata negli anni '30 o nei '50, quando il modello femminile era morbido, sarei stata perfetta. Ma vivo nel 2000 e avere le forme è ritenuto sbagliato. E per questo dovrei vergognarmi? Adesso riesco a sorridere, ma non è sempre stato così, perché a volte le critiche feriscono. Partono da un cellulare e arrivano dritte allo stomaco, e quando vai in giro sai che dietro le facce che incontri per strada, al supermercato o davanti alla scuola, potrebbero nascondersi tutti quelli che pensano che tu sia sbagliata. Ma quel "tutti" non esiste, esistono le persone. Ad alcuni puoi piacere, ad altri no, ma va bene così, perché la perfezione non esiste. Conta solo quello che pensi di te stessa quando ti guardi allo specchio. Beh, io sono molto orgogliosa di quello che vedo. A volte mi piace, altre no, ma voglio bene alla persona che ho di fronte. (it) |