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Io non interpreto Paganini, io sono Paganini, così come sono stato Rimbaud, Aguirre, Nosferatu, Fitzcarraldo, Villon, Woyzeck. Non ho mai studiato la reincarnazione, la verifico ogni volta, ho dentro di me le anime di milioni di persone, di cose, di animali. Di Paganini ho sentito parlare da bambino, mi seduceva il suono della parola, avrebbe potuto essere un fiore, un insetto, qualunque cosa. Poi, un giorno di tanti anni fa, per le strade di Vienna, sono stato rapito dall' immagine di un volto scarno e febbricitante, un piccolo ritratto tra violini e spinette nella vetrina di un negozio di strumenti musicali. Sono rimasto a guardarlo per ore, sono entrato e ho chiesto chi fosse: sapevo che era lui, Paganini. (it) |