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Dunque tu lotta, o compagno Senigalliesi, contro questa schifosa e nefanda società monarchica e borghese, per restaurare la società comunista. Io lotto contro l'Ideale società per l'autonomia dell'uomo liberato. Che importa se domani tu sarai il conservatore del comunismo ed io il ribelle eterno? Presto i marosi scavalcheranno i ponti e stroncheranno le dighe sbattendoci entrambi sulle barricate. Tu combatterai per la realizzazione d'un sogno collettivo e sociale, io troverò nella battaglia il balsamo dell'immediata libertà di violenta espansione individuale. E canteremo insieme l'epico canto degli antichi Eroi. Forse nella lotta comune potremo scorgere qualche lato nuovo di questo eterno perché della Vita. La mia Negazione e la tua Fede si stringeranno nell'amplesso titanico della distruzione. Tu cadrai abbracciato al tuo utopistico sogno di redenzione collettiva e sociale ed io al crimine sacrilego della mia rinnegazione e della mia Libertà sanguinante. E forse la Morte farà splendere nelle nostre spente pupille i raggi folgoreggianti ed immortali del medesimo Sole! (it) |