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Ho cercato di vivere la professione senza pensare troppo al successo, ai fallimenti e alle reazioni degli altri. Quando leggo uno script in genere decido sul momento – a seconda di come mi sento, di cosa mi attrae – e non guardo a ciò che ho fatto prima o a quello che sarà. Vivo l’attimo e mi basta: ho cominciato a 12 anni, ora ne ho 38 e ho sempre fatto scelte coerenti alla mia identità, mie. Non sto lì a pensare all'immagine che di me si fanno gli altri, cerco di vivere secondo la mia prospettiva. (it) |