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È stato un magistrato di grande esperienza, coraggio, capacità professionali, ma bisogna ricordarsi che è diventato procuratore nazionale Antimafia per una legge ad personam di Berlusconi, che ha escluso Gian Carlo Caselli, il quale aveva più numeri di Pietro Grasso. Lo stesso Grasso in una famosa intervista disse che il governo Berlusconi meritava un premio speciale per la sua attività antimafia. Pietro Grasso non è certamente di sinistra, non lo è stato nelle sue momentanee contiguità con la politica. Anche quando Caselli nel 1992 fu nominato procuratore di Palermo, Grasso era il suo avversario, candidato dell'allora ministro della giustizia Martelli. Quindi, non aveva una posizione di sinistra sinistra, come lo sono i fondatori di Liberi e Uguali. Poi è stato sostenuto dal governo Berlusconi contro Caselli. Grasso ha avuto sempre posizioni molto prudenti su tante iniziative della procura di Palermo. Non volle sottoscrivere l'appello della procura di Palermo contro l'assoluzione di Andreotti in primo grado. È stato molto tiepido, quando era il mio capo, su indagini che avevo portato avanti intorno ai sistemi criminali, sulla trattativa Stato-mafia, sul processo Dell'Utri. È stato sempre un uomo prudente, legittimamente, ma anche un magistrato cauto. (it) |