so:text
|
domanda che ne è di ciò che è tutt'altro rispetto a ogni ente, che ne è di ciò che ente non è. Alla luce di questa domanda appare che l'esserci dell'uomo è «tenuto immerso» in questo niente, nel tutt'altro rispetto all'ente. Detto in altri termini, questo significa e poteva significare soltanto che «l'uomo è il luogo-tenente del niente». La frase vuol dire che l'uomo tiene libero il luogo per il tutt'altro rispetto all'ente, in modo tale che nella sua apertura possa darsi qualcosa come l'essere-presente . Questo niente, che non è l'ente, e che però si dà, non è niente di nullo, ma appartiene all'essere-presente. Essere e niente non si danno uno accanto all'altro, ma l'uno si adopera per l'altro, in una sorta di parentela di cui non abbiamo ancora pensato la pienezza essenziale. (it) |