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Ma «nominare la parola Islam nella bandella avrebbe immediatamente dato al lettore la sensazione di un romanzo contro l'Islam» – obietta Sgarbi – laddove invece esso è «un'articolata interpretazione del rapporto con l'Occidente». Be', articolata mica tanto, per la verità. Nel libro l'Islam, infatti, arriva al potere grazie a tre fattori: il riflesso antixenofobo delle sinistre, il fiume di soldi provenienti dal petrolio e, si direbbe proprio, la fregola scopereccia della popolazione maschile sedotta dalla poligamia. Di un'eventuale ruolo di milioni di donne francesi per esempio, ricondotte a casa a servire il loro marito padrone, neppure una parola che sia una. Come articolazione non so a Sgarbi, ma a me non pare un granché. Houellebecq però, pur difendendo il suo libro dall'accusa di «islamofobia», ha comunque avuto l'ardire di affermare che, se pure lo fosse, «ne avrebbe il diritto» . Pensi un po' che sfacciato! (it) |