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Io mi ricordo un'aria per me bella, perché Chieti era un presepe con le luci basse, con le stradine, con la sistemazione della città che è una sistemazione bellissima, con le sue valli, con i belvedere, e quindi si girava questa città. Certo, c'era la guerra, c'era la luce che era scarsissima, anche nelle case. Noi bambini eravamo deputati a mangiare poco e a fare il burro con il latte. E poi improvvisamente, proprio in questa città, io vidi arrivare la libertà ed è un ricordo che conservo gelosamente. (it) |