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Nessuno, in Germania o all'estero, può essere tratto in inganno. L'incendio del Reichstag non ò un atto di terrorismo comunista ma di provocazione razzista. La finzione è ad un tempo così grossolana e così cinica da equivalere a una confessione. Che dire di questo ingenuo che «vestito unicamente di un paio di pantaloni», trova tuttavia il modo di ficcarsi in tasca la tessera di iscrizione al partito comunista olandese; di questo incendiario che la polizia coglie in flagrante e che non aspetta nemmeno d'essere giunto al più vicino posto di polizia per vuotare il sacco... In nessun paese d'Europa o del mondo questo racconto troppo chiaro ingannerà la credulità pubblica... (it) |