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Devo confessare che... quello che ho sentito stasera dalla platea... mi rende triste, ansioso, deluso. Perché mi sembra, purtroppo, che la voglia della pace è così minuscola. Mia domanda: fino a quando palestinesi e israeliani continueranno a uccidersi? Ma siamo dei fratelli, figli di Abraham e di Dio? Dio è amore. Basta! Ma basta con la guerra, il sangue, l'odio e la vendetta. Noi tutti siamo tanto stanchi, noi tutti abbiamo già pagato tanto, tantissimo. Basta. La pace è l'oxigene della vita, senza la quale non si può vivere, si soffoca. Ma la pace chiede sacrifici e coraggio. Dimostriamo noi tutti, palestinesi e israeliani, che abbiamo abbastanza coraggio per costruire insieme la pace. Ma l'unica strada che conduce alla pace è la giustizia, l'equità, il rispetto dei diritti dei popoli. E io, come vescovo di Gerusalemme e dunque come pastore, quello che chiedo per il popolo palestinese è soltanto la giustizia. Perché i palestinesi sono un popolo e hanno il diritto di qualsiasi popolo su questa terra alla sua determinazione e diritto alla patria, senza negare ai fratelli israeliani loro diritto, come l'ho già sottolineato, diritto a vivere in pace, nella dignità, dentro un Paese chiamato Israele. Doniamo a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio. (it) |