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Egli si gitta per entro la storia, né la studia con longanimità, quasi temendo di perdere ispirazione o di trovare gli uomini diversi da quelli che bisognano al suo pensiero; la suggella della sua immaginazione, anzi che riceverne ei stesso l'impronta: né s'arretra pure dinanzi alle volgarità della vita, poiché naturalmente nella sua anima si colorano pur quelle di un lume di bello e di vero in tutto ideale. Le più schiette immagini, i più semplici affetti, sono da lui quasi sempre tessuti sopra un fondo di cose alte e straordinarie: ne appaiono fiori, per la bellezza e la fragranza simili a quelli de' nostri prati, ma spuntati fra le rocce ed i precipizi di un mondo diverso dal nostro. (it) |