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Quando Barassi, durante l'orazione funebre, lesse la formazione, ci fu come sempre, anche in lui, un modo diverso di dire «Mazzola». Proprio come fanno adesso, in certi stadi, certi speakers tifosi. Valentino Mazzola era il Grande Torino. Nessuna offesa a nessuno se si dice che gli altri, tutti gli altri, compreso Maroso dalla classe immensa, erano calciatori che avevano la fortuna di giocare con lui. D'altronde, i primi a parlare così erano loro, i giocatori granata. Era Mazzola che guardavano quando, poche volte, perdevano, era da lui che andavano quando un gol, anche segnato da un altro, faceva vincere la partita. Valentino Mazzola non era quel che si dice un bellissimo atleta. Non alto, un po' tozzo. Il viso sì era bello, intenso. Il biondo non era troppo biondo, dava sul rosso. (it) |