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Se in nessuna idea di politica non mi trovai mai d'accordo con quelle professate da Cesare Balbo, molto meno lo sono con quelle utopie sulle quali egli fondava le speranze d'Italia, e sui progetti più aerei che politici spiegati in una memoria da lui presentata al re Carlo Alberto nel 1844. L'idea fissa di quello scrittore è di spingere l'Austria all'Oriente, ed a tal uopo suggerisce una quadruplice alleanza di Francia, Inghilterra, Austria e Sardegna, alleanza che doveva essere da noi accettata, promossa. Non comprendo come un uomo di tanto talento, e che aveva avuto qualche parte in affari di governo, e studiava politica, abbia potuto immaginare progetti che nella pratica, nelle condizioni in cui la monarchia di Savoia si trovava e si trova, non avevano ombra di probabile effettuazione. (it) |