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fiorendo in Roma vari incomparabili maestri, lumi della pittura, s'ingegnò Mattia di veder tutti operare, prendendo co' loro discepoli. Gareggiò poi con gli accademici di S. Luca, bravi disegnatori, e con lo stimolo della emulazione divenne eccellente nel maneggiar la matita, e nel disegno massimamente, perché col comodo del naturale, esposto nella mentovata Accademia, ei venne a far acquisto de' perfetti contorni, e dell'intelligenza de' muscoli, la quale nondimeno egli stesso dicea aver più che altrove appresa nell'incomparabile galleria Farnese, dipinta dal grande Annibale Carracci, e nelle opere del divin Raffaello nelle stanze del Vaticano. (it) |