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Marat non si limitava più a far uscire la voce dai sotterranei che abitava, come un gemito dal fondo del popolo; ma si mostrava con affettazione alla moltitudine, ai Giacobini, ai Cordiglieri, al palazzo di città, alle sezioni, in tutti i tumulti. Ormai cominciava ad emanciparsi dalla tutela di Danton che aveva lungo tempo brigata e subìta, e cominciava a disputare a Robespierre gli applausi dei Giacobini. Quest'ultimo non prometteva al popolo che il regno delle leggi popolari che ripartirebbero più equamente il benessere sociale fra tutte le classi: Marat prometteva rovesciamenti completi, e prossime spoglie; l'uno conteneva il popolo colla sua ragione, l'altro lo trascinava colla sua follia; il primo doveva essere più rispettato, l'altro più paventato. (it) |