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La gente ci urtava senza ostilità e senza chiedere scusa. Non raggiungevamo neppure la dignità di intrusi: la nostra presenza era così vistosa che diventavamo invisibili. E provavamo una strana delusione. Avevamo scaricato le ragazze, ci eravamo vestiti da duri, ci eravamo preparati ad andare incontro a Seri Guai in nome dell'Arte. Eravamo abituati a esistere, che cazzo. Sì, siamo riusciti a farci squarciare le gomme della macchina in nome dell'Arte, ma ciò significa soltanto che avevano notato la nostra Ford Pinto bianca. O forse neanche quello: i vandali hanno colpito tutto il parcheggio. (it) |