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Già nel lontano 1928 divenne chiaro quanto sia difficile raggiungere l'obbiettivo del sionismo e al tempo stesso ottemprare alle esigenze di un'etica universale non c'era altra via per il sionismo che quella di degenerare in un assurdo sionismo? Si può assegnare una sfera crescente di attività a un numero crescente di ebrei senza espropriare gli arabi? È chiaro che non è lontano il giorno in cui non ci saranno più terre disabitate a disposizione e l'insediamento di ogni nuovo ebreo comporterà automaticamente l'espropriazione di un fellah palestinese in ogni località in cui ci procuriamo la terra e insediamo gente gli attuali coltivatori saranno inevitabilmente espulsi. Il nostro destino è quello di essere in uno stato di guerra permanente con gli arabi. Ciò non può piacerci, ma è la verità. (it) |