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Simone Martini fu uno dei più grandi maestri della scuola Senese trecentista.
Il suo genio insieme soave e forte sarebbe certo bastato ad immortalarlo, se il suo nome non fosse anche stato eternato dal Petrarca in due suoi sonetti.
Il sommo Poeta aveva, difatti, debito di gratitudine verso il pittore, perché gli aveva dipinto il ritratto di Madonna Laura, la dama dei suoi pensieri, e scrivendo ad un amico ne disse: «Ho conosciuto due pittori d'ingegno ed eccellenti, Giotto di Firenze, la cui fama tra i moderni è grande, e Simone da Siena. (it) |