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Cristina Campo, bagliore letterario, fu ben più che una "donna letterata". O non la sentirei così vicina, così tuttora fraterna...
Essa invita a meditare non sulla propria soltanto, ma sulla scrittura, sull'ars dello scrivere, sulla Parola originaria che diventa, in una diaspora stellare illimitata, scrittura alfabetica, stile che afferra, forma metaparlante, pane soprasostanziale: miracolo possibile solo a chi ebbe con gli archetipi un rapporto stretto stretto, a chi fu reso atto a percepire le sonorità misteriose, oscure, che secerne il silenzio prudente delle Madri. (it) |