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Era un omaccio barbuto dalle labbra piene come la statua di un re assiro, dalla forza immensa, fisicamente sporco. Oggi parlano tutti di sadismo, ma io mi chiedo se la sua crudeltà non contenesse elementi erotici. Allora mi parve di capire, e oggi mi è perfettamente chiaro, quello che tutti i suoi capri espiatori avevano in comune. Si trattava di ragazzi al di sotto di un certo ceto sociale, ragazzi dall'accento plebeo. Il povero P. veniva continuamente battuto, mi sembra di capire oggi, per una sola trasgressione: era figlio di un dentista. Ho visto Oldie farlo chinare a una estremità dell'aula e quindi prendere la rincorsa per tutta la stanza a ogni colpo; ma P. era abituato alle innumerevoli sferzate, e non un gemito gli sfuggiva finché, verso la fine della tortura, non emetteva un verso che non aveva quasi nulla di umano. Quello strano grido o lamento, le facce grigie di tutti gli altri ragazzi, il loro mortale silenzio, sono tra i ricordi di cui farei volentieri a meno. (it) |